venerdì 3 gennaio 2014

Ricordando GINO CERVI

40 anni fa, il 3 gennaio 1974, se ne andava uno dei più grandi attori italiani, GINO CERVI.


Nato a Bologna nel 1901, dopo gli studi filodrammatici, debutta in palcoscenico nel 1924 e l'anno successivo viene scelto da Luigi Pirandello per "Sei personaggi in cerca d'autore" del Teatro d'arte di Roma. Da qui una lunghissima carriera teatrale che lo porterà sino al grande schermo. Al cinema attraversa più stagioni, dai telefoni bianchi al neorealismo rosa sino alle brillanti commedie anni '50 e '60. Tra i suoi maggiori successi ricordiamo "I due sergenti" (1936), "Ettore Fieramosca" (1938), "Un'avventura di Salvator Rosa" (1940), "La corona di ferro" (1940), "I promessi sposi" (1941), "Quattro passi tra le nuvole" (1942), "Gente dell'aria" (1942), "Le miserie del signor Travet" (1945), "Aquila nera" (1946), "Fabiola" (1949), la saga di "Don Camillo" (1960-65), "La signora senza camelie" (1952), "Il cardinale Lambertini" (1954), "Il coraggio" (1955), "Amore e chiacchiere" (1957) e "Anni ruggenti" (1962).


Molto attivo  in radio e nel doppiaggio, ha avuto anche una riconferma di plausi da critica e pubblico con la televisione. Lo ricordiamo soprattutto nella celebre serie poliziesca "Le inchieste del Commissario Maigret" (1964-72), nonchè in fortunati caroselli. 


Sposato con l'attrice Ninì Gordini, dal loro matrimonio è nato Tonino, in seguito regista e padre della celebre attrice Valentina.

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