venerdì 28 febbraio 2014

TEMPI MODERNI (1936)


Charlie Chaplin si esibisce in "Non-sense Song", tratto dal film TEMPI MODERNI (1936).

giovedì 27 febbraio 2014

UNA DOMENICA NOTTE di Giuseppe Marco Albano


Le vere sorprese cinematografiche non si vedono al botteghino, ma quando piccole produzioni indipendenti giocano con la commedia in maniera non superficiale ma elevata, dimostrando un amore per il cinema smisurato dentro e fuori lo schermo.
Una di queste è "UNA DOMENICA NOTTE", opera prima di Giuseppe Marco Albano e nelle sale da giovedì 20 febbraio.
La storia di un quarantaseienne lucano, che vent'anni fa ha diretto un horror cult uscito solo in Germania. Ora, dalla vita un po' frastornata, decide di rimettersi dietro la macchina da presa per ridare lustro a quel sogno abbandonato. Lo farà con un budget e un cast limitati, che ovviamente non basteranno...
La Basilicata torna ad essere protagonista assoluta della commedia italiana, questa volta con un tocco più amaro. E ancora una volta il cinema nel cinema è specchio dell'Italia di provincia, raccontato in chiave moderna con tanti riferimenti e analogie del passato. Ottimo il protagonista Antonio Andrisani, ben supportato da Ernesto Mahieux, Claudia Zanella e Francesca Faiella.
Ecco il trailer.

mercoledì 26 febbraio 2014

RUMORI FUORI SCENA


- LINEA GIALLA. Il programma sulla cronaca nera di Salvo Sottile in onda su La7 è stato cancellato. Il giornalista tornerà sulla rete con altri progetti.

- AVANTI UN ALTRO. Da lunedì 31 marzo Gerry Scotti prenderà il posto di Paolo Bonolis.

- GAD LERNER. Condurrà il nuovo programma itinerante d'attualità "Fischia il vento", in onda da stasera in prima serata su LaEffe.

- ALESSANDRO CATTELAN. Sarà alla guida di "E poi c'è Cattelan", un programma stile Letterman per la seconda serata di Sky Uno. Lo spazio musicale potrebbe essere affidato agli ex X-Factor Street Clerks.

- BELEN RODRIGUEZ. Potrebbe condurre la versione italiana di "Plain Jane", format acquistato da Mtv e possibilmente in onda nel pomeriggio di Italia 1.

- FESTIVAL DI SANREMO 2015. In pole per la conduzione, secondo il volere di Leone, Fazio, Fiorello o Carlo Conti.

- GRANDE FRATELLO 13. Se questa edizione risulti un flop, entreranno dei vip nella casa come concorrenti per rialzare gli ascolti.

- GIASS. Il nuovo programma di Luca e Paolo, in onda da domenica 16 marzo in prima serata su Canale 5, avrà come primo ospite Fiorello. Inoltre la sigla del programma sarà un omaggio a Raffaella Carrà.

- FIORELLO E JOVANOTTI. Si vocifera di uno show insieme su Rai 1.

- CANZONE. La musica torna protagonista su Rai 1 il giovedi in seconda serata con un ciclo di appuntamenti dedicati ad artisti e canzoni italiani. Si parte con Fiorella Mannoia, per proseguire con Ligabue ed Elisa, in attesa di Laura Pausini, Giorgia ed Eros Ramazzotti.

- IL TREDICESIMO APOSTOLO. Con il calo degli ascolti degli ultimi episodi della seconda stagione, potrebbe tramontare l'ipotesi di una terza serie.

- PURCHE' FINISCA BENE. Questo il titolo del ciclo di cinque film-tv in onda su Rai 1. Cinque storie distinte nel cui cast troviamo anche Giampaolo Morelli, Neri Marcorè, Nino Frassica e Nicole Grimaudo.

- EL TIEMPO ENTRE COSTIURAS. Questo il titolo della serie in costume spagnola che andrà in onda su Rete 4 da primavera in prime time.

- LA MELEVISIONE. Tornerà in onda da aprile. 

- LA7. Possibile nuovo show culinario e domestico nel mezzogiorno del weekend. La conduzione potrebbe vedere il ritorno in video di Vincenza Cacace.

- VERONICA MARS: IL FILM. Sarà disponibile in digital download dal 14 marzo.

- JAMIE LEE CURTIS. Sarà protagonista di un nuovo medical drama per la CBS.

- MARGARITA LEVIEVA. L'ex (finta) Amanda di "Revenge" sarà sexy e cattiva nella nuova serie Nbc "Coercion".

- NEVE CAMPBELL. L'attrice di "Scream" abbandona il progetto della serie televisiva "Guilt by Association" per impegni cinematografici. 

- NCIS NEW ORLEANS. Il possibile nuovo spin-off di "NCIS" potrebbe avere nel cast Scott Bakula e Paige Turco.

- SERIE TV RINNOVATE. Tra le serie americane rinnovate per una nuova stagione ci sono "Supernatural", "Shameless", "House of lies", "The vampire diaries", "The originals", "Reign", "The Musketeers", "House of Cards" e "Arrow".

- SERIE TV CANCELLATE. Non vengono rinnovate "Psych", "Doap Dead Diva", "Being Human", "Mon City" e "The Michael J. Fox Show".

TANGO LIBRE di Frédéric Fonteyne


Una guardia carceraria dalla vita monocorde decide di iscriversi ad un corso di tango, venendo poi a scoprire che la sua insegnante per cui prova anche attrazione è moglie di un suo carcerato. Il marito, spinto dalla gelosia, si farà impartire lezioni da un detenuto argentino, contagiando a suon di passi di tutto l'istituto carcerario.... Tutto ciò in TANGO LIBRE, film diretto da Frédéric Fonteyne e già nelle sale dal 13 febbraio. Interessante commedia che gioca sugli equilibri delle situazioni, dove il dentro e il fuori le mura carcerarie sono palco in cui libertà e prigionia, non soltanto intese nel senso fisico, sono in contrapposizioni tra loro e spesso si invertono, generando aspetti psicologici inaspettati su tutti i personaggi. Il tango libero del film è un atto di seduzione che cattura anche noi spettatori. Ecco il trailer.

martedì 25 febbraio 2014

DE SICA vs FRANKIE HI-NRG

"Scriviam la nostra storia usando biciclette, inseguendo la memoria su strade molto strette... perchè la bicicletta non importa dove porti, è tutto un equilibrio di periodi e di rapporti, è tutta una questione di catene e di corone, di grasso che lubrifica la vita alle persone..."


(Vittorio De Sica "Ladri di biclette" VS Frankie Hi-NRG "Pedala")

lunedì 24 febbraio 2014

NON E' MAI TROPPO TARDI: sigla


In concomitanza con la fiction sul maestro Alberto Manzi in onda stasera e domani sera su Raiuno, ricordiamo il celebre programma Rai "NON E' MAI TROPPO TARDI - Corso di istruzione popolare per adulti analfabeti", tramesso dal 1960 al 1968, riproponendone l'inconfondibile SIGLA.

venerdì 21 febbraio 2014

IL TERRORE CORRE SUL FILO (1948)


Una donna costretta a letto da una malattia cerca di telefonare al marito in ritardo dal lavoro. Per un errore del centralino ascolta una conversazione tra due uomini che progettano di uccidere una donna sola. Sarà lei la vittima designata? Suspence e tensione percorrono questa pellicola di Anatole Litvak, tratto dal radiodramma di Lucille Fletcher. Un mix di thriller, giallo e noir che ne fanno un assoluto capolavoro. Ancora oggi, lontani da quei telefoni e da quell'epoca, veniamo assaliti dall'ansia, dal terrore e dall'angoscia grazie ad uno schema narrativo ben costruito, fatto di voci, silenzi, ottimi movimenti di macchina e flashback, in un arco temporale della durata del film; ma anche per l'immancabile immedesimazione con la protagonista, interpretata da una sempre straordinaria Barbara Stanwyck, che con il resto del cast, fra cui Burt Lancaster, rende ai nostri occhi tutto quasi reale.

In dvd IL FUTURO di Alicia Scherson



E' disponibile in dvd dal 18 febbraio IL FUTURO, opera diretta da Alicia Scherson. Fratello e sorella di origine cilena, dopo la perdita dei propri genitori, possono contare soltanto sulle proprie forze. Unica via di uscita sembra essere per loro la criminalità, fino all'incontro con un ex attore di cinema da circuire e derubare, ma che rappresenta al tempo stesso per la ragazza il mezzo per una purificazione di salvezza. Curiosa coproduzione internazionale, forte e cruda, che gioca soprattutto con gli equilibri dei personaggi e che mette nel cast Rutger Hauer e Nicolas Vaporidis. Ecco il trailer.

giovedì 20 febbraio 2014

SANREMO 2014: seconda serata


Finalmente il ritmo "narrativo" è tornato all'Ariston, con una seconda serata più briosa rispetto all'apertura. Merito di una conduzione meno ingessata e dai piacevoli momenti di celebrazione della tv italiana, a partire dalle Gemelle Kessler, dal momento "scuola" di "Non è mai troppo tardi" e dalla tenera presenza di Franca Valeri. Celebrazioni riduttive nelle tempistiche ma più che dignitose. Il passo più lento è stato invece quello di Baglioni, non aggiungendo nessuna creatività alla manifestazione. Il vero elemento rigenerativo sono state, però, le canzoni in gara. Il secondo gruppo dei 7 big aveva pezzi migliori e più accesi rispetto a quello precedente, anche se spesso il brano scartato superava di poco per qualità quello ammesso alla finale. Certo siamo lontani dalle ottime sonorità dello scorso anno ma abbiamo avuto piacevoli sorprese. Prima fra tutti Noemi (voto 9); le sue due canzoni non erano delle migliori, ma il suo modo di cantare e la sua verve interpretativa non la possono che mettere sul podio (e aggiungo che potrebbe anche cantare le istruzioni di montaggio di un mobile Ikea e farne un pezzo pop interessante). Piacevoli il debutto all'Ariston di Giuliano Palma (voto 8) con pezzi trascinanti, il classico ma buon Francesco Renga (voto 8-) e le (alte) sonorità di Francesco Sarcina (voto 7+). Se Renzo Rubino (voto 5,5) non sembra aver trovato ancora il suo spazio musicale, Ron ne percorre altri, presentandosi col solito pezzo melenso, ma sorprendendoci col secondo, un country-folk davvero inedito e gradevole, e che passa meritatamente in finale (voto 6,5). La musica più soft proviene invece da Riccardo Sinigallia (voto 6+) ma che preferisce giocare col sicuro. Stasera il secondo ascolto per poter cambiare i giudizi, cercando di non lasciarsi prendere dalla nostalgia per i vecchi brani di Dolcenera, Max Gazzé, Paola Turci o Samuele Bersani...

mercoledì 19 febbraio 2014

SANREMO 2014: prima serata



Si è aperta la nuova edizione del Festival di Sanremo... e non nel migliore dei modi. Il sipario non funzionante e l'interruzione da parte di due lavoratori per esporre le proprie condizioni lavorative hanno ritardato la partenza della kermesse, un effetto non del tutto di disturbo poichè in linea con l'attuale situazione italiana, una sorta di specchio reale che poteva sembrare quasi da copione. Una prima serata un po' lontana dai fasti dello scorso anno. Fazio e Littizzetto mantengono perfetta la loro complicità e mantengono viva l'attenzione del pubblico, ma il ritmo di alcuni passaggi è apparso senza la verve che ricordavamo. Se sono stati malinconici e ben apprezzati i momenti celebrativi come quello d'apertura su De Andrè, l'esibizione di Cat Stevens, la presenza di Tito Stagno e l'omaggio a Raffaella Carrà (che ha ridato vitalità alla serata), ci sono stati troppi dilungamenti, e non mi riferisco alla presenza così tanto contestata di Laetitia Casta, protagonista invece di un momento celebrativo dell'avanspettacolo di cui è figlio lo show italiano. Sarebbe forse stato più valorizzato se incastrato tra le esibizioni dei cantanti, le cui canzoni devono rimanere protagoniste della manifestazione. Ma veniamo proprio a queste. Purtroppo sentendo i primi sette big in gara, vediamo sceso il livello di qualità rispetto allo scorso anno. Le canzoni migliori (ma lontane da elevati giudizi) quelle di Frankie Hi-NRG (voto 7,5) che lascia a casa le sue provocazioni e gioca sul sicuro. Niente di nuovo nemmeno per Giusy Ferreri (voto 7), ma il suo timbro ha chiuso dignitosamente la serata. Non rischiano nemmeno i Perturbazione (voto 6,5) che hanno però dalla loro parte una certa orecchiabilità delle melodie. La collaborazione definita originale tra Raphael Gualazzi e The Bloody Beetrootst (voto 6) doveva capovolgere il festival e invece è rimasta tra le righe. Scarse le canzoni di Antonella Ruggero (voto 5) con la solita romanza (anche se dal timbro formidabile), di Arisa (voto 4,5) con due pezzi facili e noiosi e di Cristiano De Andrè (voto 4) dal segno che vuol essere per forza autoriale ma che risulta fastidioso. Tutto ciò al primo ascolto. Ora è tutto nelle mani e nelle corde degli altri sette big, speriamo che stasera ci regalino pezzi dignitosi di questa fantastica kermesse...

venerdì 14 febbraio 2014

DA QUI ALL'ETERNITA' (1953)


Nella giornata di San Valentino vogliamo celebrare il bacio più bello della storia del cinema, quello tra Deborah Kerr e Burt Lancaster in DA QUI ALL'ETERNITA' (di Fred Zinnemann, 1953).

giovedì 13 febbraio 2014

Film che parlano al vostro cuore: STASERA NIENTE DI NUOVO (1942)


     Il quarto e ultimo dei "film che parlano al vostro cuore" (dopo Luce nelle tenebreCatene invisibili e Labbra serrate) è STASERA NIENTE DI NUOVO, diretto sempre da Mario Mattoli nel 1942 e interpretato da Alida Valli, Carlo Ninchi e Antonio Gandusio. L'incontro al commissariato di un giornalista di cronaca con una ragazza di vita presa in una retata e che in passato le aveva salvato la vita, il tentativo non riuscito di farle cambiare vita, la fuga di lei, la sua malattia e un nuovo incontro sfociato in matrimonio, conducono il film a un lieto fine a metà, lieto per la redenzione della ragazza ma triste per il destino della donna. In quest'ultimo film della serie, che viene ben accolto dalla critica e dal pubblico, Mattoli si distacca dalle tinte gialle per concentrarsi al meglio nel melodramma, utilizzando primi piani, spunti riflessivi, moralità velate e tragicità finale mediante l'uso di personaggi mai distaccati per facilitarne il pubblico all'identificazione. La pellicola, a tratti molto diversa dal filone dei telefoni bianchi soprattutto nel delineare i personaggi, ha già un sapore di alcuni elementi che vedremo nel cinema del neorealismo; curioso trovarne già delle tracce in un regista apertamente dedito al commerciale. Tra gli elementi portanti del film l'intensa l'interpretazione di Alida Valli, grazie ad un abile utilizzo di sguardi (non a caso diventa "lo sguardo del cinema italiano"); ottimi anche Ninchi e Gandusio, mai sopra le righe ma sobri e misurati. Da segnalare il debutto sul grande schermo di una futura colonna del nostro cinema, Marisa Merlini. Celebre è la canzone cantata nel film da Alida Valli "Ma l'amore no", che diventa  un successo e il brano rappresentativo di quegli anni.

Film che parlano al vostro cuore: LABBRA SERRATE (1942)


Il terzo dei "film che parlano al vostro cuore" è LABBRA SERRATE, diretto sempre da Mario Mattoli nel 1942. A differenza degli altri non è protagonista Alida Valli (impegnata su altri set) ma l'attrice tedesca Annette Bach che divide lo schermo con Vera Carmi, mentre ritroviamo Fosco Giachetti, Carlo Campanini e Andrea Checchi. La fuga d'amore del figlio di un noto giudice con un'avventuriera ha epilogo con la morte della ragazza; egli verrà accusato d'omicidio ma crede che l'assassino sia il marito avvocato di sua sorella (ma sarà veramente così?). Ecco la trama di questo interessante melodramma a tinte gialle, retto soprattutto da una valida sceneggiatura del regista con Marcello Marchesi, Aldo De Benedetti e Steno, nonchè dalla valida interpretazione del ruvido Giachetti. Vera Carmi in uno dei suoi ruoli migliori e ottima  Lydia Simoneschi che doppia la Bach.

Film che parlano al vostro cuore: CATENE INVISIBILI (1942)


Il secondo dei "film che parlano al vostro cuore" è CATENE INVISIBILI, diretto da Mario Mattoli nel 1942 e interpretato da Alida Valli, Andrea Checchi, Carlo Ninchi, Giuditta Rissone e Carlo Campanini. Nel film viene raccontata la "redenzione" di una ricca e frivola ragazza che, dopo la morte del padre industriale e aver adottato come punto di riferimento il direttore della fabbrica paterna con un debole per lei, scopre di avere un fratellastro dedito alla criminalità. Una tragedia metterà le cose apposto. Anche in questo film abbiamo nuovi schemi strutturali rispetto al cinema del periodo, con il dramma che diventa percorso obbligato per giungere al lieto fine. Alida Valli viene ancora utilizzata al meglio, fornendo una ben articolata interpretazione che, con numerosi primi piani che ne esaltano la bellezza, va a delineare la maturazione del suo personaggio nel corso del film.

Film che parlano al vostro cuore: LUCE NELLE TENEBRE (1941)



LUCE NELLE TENEBRE è il primo film dei "film che parlano al vostro cuore", tutti diretti da Mario Mattoli. Il regista, ispirandosi al cinema francese, realizza un prodotto seriale di pellicole che, pur appartenenti al filone dei telefoni bianchi mantenendone struttura e ambientazioni, mescolano il melodramma al romanticismo, con punte di giallo da dramma giudiziario, con personaggi ben solidi che permettono l'identificazione da parte del pubblico; apparentemente prodotti commerciali, ma con risvolti stilistici. 
LUCE NELLE TENEBRE, del 1941, è interpretato da Alida Valli, Fosco Giachetti, Carlo Campanini e Clara Calamai. Un amore non corrisposto, uno sbagliato, un incidente, una menzogna a fin di bene, inganni e incomprensioni, un meritato lieto fine compongono il film, retto soprattutto dai personaggi (e dai loro ottimi interpreti), strutturalmente in contrapposizione fra loro. La dolce Alida Valli contro la femme fatale Clara Calamai, il duro e rude Fosco Giachetti contro il tenero e misurato Campanini. Qualcosa di diverso rispetto ai film di quegli anni, fornito sia dall'abilità del regista che da una straordinaria Alida Valli che con la sua recitazione solidifica il suo posto nell'olimpo del cinema italiano.

mercoledì 12 febbraio 2014

CUORE E BATTICUORE


Uno dei programmi cult della tv è stato il telefilm "CUORE E BATTICUORE", serie americana della Abc andata in onda negli States dal 1979 a 1984, e trasmessa da noi per la prima volta nel 1981 e spesso replicata anche negli ultimi anni. Il titolo originale "Hart to Hart" gioca con il cognome dei due protagonisti, i coniugi Johnathan e Jennifer Hart, lui un brillante uomo d'affari con il volto di Robert Wagner e lei giornalista free-lance interpretata da Stephanie Powers. Affiatati, felici e innamorati, hanno l'hobby dell'investigazione e si trovano in mezzo a omicidi, spionaggi e misteri, mettendo a volte in serio pericolo la loro vita. Ad aiutarli, sia nei pericolosi casi da risolvere che nello svolgere della loro vita coniugale, il fedele maggiordomo interpretato da Lionel Stander. Una serie che mescola romanticismo, azione e suspence che a rivederla ancora oggi ti lascia inchiodato allo schermo fino alla risoluzione del caso dell'episodio. Ispirata liberamente al film "The Thin Man" (1934), il telefilm ha conquistato gli spettatori sia per i complicati casi da risolvere, ma soprattutto per l'affiatamento dei due protagonisti, sempre legati l'un l'altra sia mentre preparano una fastosa cena sia durante un inseguimento. Dalla serie, che vanta guest-star come Nathalie Wood, Ray Milland, Gloria DeHaven, Abbe Lane e Rossano Brazzi, sono stati poi tratti otto film continuativi per la televisione tra il 1993 e il 1996; tra le guest star Maureen O'Sullivan al suo ultimo ruolo. 

martedì 11 febbraio 2014

Addio a SHIRLEY TEMPLE


Se ne è andata all'età di 85 anni l'attrice SHIRLEY TEMPLE.
Nata nel 1928, inizia a studiare danza a nemmeno tre anni, cui seguono lezioni di canto e recitazione. Notata dalla casa di produzione Educational viene scritturata per due serie tra il 1931 e il 1933, ed appare spesso non accreditata in alcune produzioni. Vista la sua capacità di ballare e cantare, viene scritturata in seguito dalla Fox e ottiene visibilità e successo nel 1934 al cinema con il film "Il trionfo della vita". Seguono in quegli anni altre fortunate pellicole, come "La mascotte dell'areoporto", "Il piccolo colonnello", "Riccioli d'oro", "La piccola ribelle", "Capitan Gennaio, "Una povera bimba milionaria", "Cin Cin", "Zoccoletti olandesi" e "La piccola principessa", tutti film che le regalano fama e popolarità, numerosi consensi di pubblico e critica e anche un premio Oscar. Un successo che però trova un primo arresto con l'arrivo dell'adolescenza. I suoi film successivi, infatti, girati agli inizi degli anni '40, non regalano il fascino di un tempo, e tra questi ricordiamo "Alla ricerca della felicità" e "Non siamo più bambini". Nella metà degli anni '40, la Temple tenta invano di affidarsi a ruoli più maturi che non le fanno ritrovare  il successo di pubblico di un tempo; questo nonostante abbia dato ottime prove recitative in film altrettanto validi, come "Da quanto te ne andasti", "Serenata messicana", "Il massacro di Fort Apache", "L'età inqiueta" e "The story of Seabiscuit", quest'ultimo uscito nel 1949, anno in cui abbandona il cinema. Dopo alcuni anni di assenza dagli schermi, appare in televisione tra il 1958 e il 1961 nella serie "Shirely Temple's Storybook". Ma dopo questa esperienza televisiva, decide di abbandonare per sempre lo spettacolo, salvo sporadiche apparizioni in documentari e interviste,  per dedicarsi alla politica, spesso in ruoli di ambasciatrice umanitari fino agli ultimi anni.

A Berlino il restauro de IL GABINETTO DEL DR CALIGARI (1920)


Al Festival di Berlino è stata presentata la versione restaurata de IL GABINETTO DEL DR CALIGARI, diretta da Robert Wiene nel 1920. Opera fondamentale dell'espressionismo, è uno dei primi e interessanti esempi del tema del doppio, dove realtà e fantasia si sovrappongono l'un l'altra, regalandoci un effetto allucinante. Il restauro è opera de L'immagine ritrovata della Cineteca di Bologna.

ADRIANA BENETTI


ADRIANA BENETTI nasce a Ferrara nel 1919. Sin da bambina sogna di diventare attrice e, dopo gli studi magistrali, si trasferisce a Roma dove viene ammessa al Centro Sperimentale di Cinematografia. Qui viene notata da Vittorio De Sica che, dopo il diploma, la sceglie nel 1941 come protagonista del suo film "Teresa Venerdì". La pellicola è un successo e l'attrice richiama la curiosità di pubblico, critici e rotocalchi, diventando nel giro di breve tempo una delle beniamine del cinema dei telefoni bianchi, venendo soprannominata "la fidanzatina d'Italia" (ruolo distinto dalla "fidanzata d'Italia" che era invece Assia Noris). L'anno successivo, nel 1942, è richiesta da numerosi registi: gira "C'è sempre un ma" di Luigi Zampa, ""Avanti c'è posto" di Mario Bonnard accanto ad Aldo Fabrizi, "I quattro di Bir El Gobi" di Giuseppe Orioli, e soprattutto con Gino Cervi "Quattro passi fra le nuvole" di Alessandro Blasetti, quello che è considerato uno dei film che aprono la strada al neorealismo. Nel 1943 altre grandi prove, come l'ingenua studentessa Isabella di "Quartieri alti" di Mario Soldati, la coraggiosa patriota antiborbonica nel mélo storico "Tempesta sul golfo" di Gennaro Righelli e la ragazza contesa dai fratelli aviatori Gino Cervi e Antonio Centa in "Gente dell'aria" di Gennaro Righelli. L'anno dopo si affaccia per la prima volta in teatro e viene chiamata in Francia dal regista Marc Allégret per recitare nella pellicola "Rondini in volo". Nell'immediato dopoguerra appare spesso al cinema all'interno della settimana Incom con una sua rubrica di posta, e nel 1945 gira due importanti film sulla storia italiana di quel tempo: "O sole mio" di Giacomo Gentilomo, uno dei primi film del neorealismo e che racconta delle quattro giornate di Napoli, seguito da "Il sole di Montecassino" di Giuseppe Maria Scotese in cui recita accanto a Fosco Giachetti. Dello stesso anno è la commedia musicale "Torna a Sorrento" di Carlo Ludovico Bragaglia, apprezzata da critica e pubblico, come i due film successivi del 1946, il romantico "Inquietudine", in cui la Benetti da grande spessore alla tenerezza della protagonista, e lo storico "Un eroe tra la folla", in cui è ottima interprete accanto ai grandi Eduardo e Titina De Filippo. Nel 1947 è con Aldo Fabrizi nel drammatico "Tombolo, paradiso nero" di Giorgio Ferroni, gira il poliziesco internazionale "Manù il contrabbandiere" di André Cayatte e Lucio De Caro, e viene diretta da Goffredo Alessandrini in "Furia", in cui lavora nuovamente con Gino Cervi. Sempre nel 1947 fa scandalo una sua posa in bikini per il settimanale "Il tempo illustrato", forse in contrapposizione ai suoi molti ruoli di ragazza acqua e sapone, seria e posata. Nel frattempo inizia a diradare il grande schermo e preferisce tornare al palcoscenico, dividendosi tra teatro e riviste. Nel 1949 viene chiamata in Spagna dal regista J.A Niever Condé che la vuole protagonista del suo film "Llegada de noche". Sempre spagnoli sono i film "Neutralidad (1949) e "La mujer de nadie" (1950). All'inizio degli anni '50 compare in pellicole italiane commerciali seppur di buon livello, come "47 morto che parla" (1950) di Carlo Ludovico Bragaglia" in cui recita accanto a Totò e il peplum "Gli ultimi giorni di Pompei" (1951) di Marcel L'Herbier. Continua però con il cinema internazionale, tra cui ricordiamo gli argentini "Donde comienza los piantanos" (1951) di Ber Ciani e "Las aguas bajan turbias" (I desperados della jungla verde, 1952) dove è diretta da Hugo Del Carrill, film intenso e delicato sulla rivolta di alcuni coltivatori di maté in cui l'attrice veste i panni della ribelle Amelia; questa pellicola è un successo in tutto il mondo e le fa vincere numerosi premi, ma quando esce in Italia l'anno successivo non ottiene lo stesso successo. Nel 1954 è nel cast de "Le due orfanelle" di Giacomo Gentilomo , mentre l'anno seguente è la magnifica insegnante di musica ne "Le diciottenni" con la regia Mario Mattoli. Nel 1957 dà man forte con la sua interpretazione al giovane cast dei "A vent'anni è sempre festa", dove è diretta da Vittorio Duse. Dopo questa esperienza, nonostante le proposte ricevute ma forse non trovando dei giusti ruoli, la Benetti decide di abbandonare la sua carriera cinematografica. Una grande perdita per il cinema che avrebbe potuto trovare ulteriore giovamento dalle sue maturate capacità recitative. L'attrice preferisce ritirasi a vita privata, dando pochissime notizie di sè nel corso degli anni. Oggi ha quasi 94 anni e sappiamo che vive nella campagna romana.

lunedì 10 febbraio 2014

venerdì 7 febbraio 2014

Cento anni fa il debutto di CHARLIE CHAPLIN


Cento anni fa, il 7 febbraio del 1914, faceva il debutto al cinema Charlie Chaplin con il corto "Kid Auto Races in Venice". E' con questa pellicola che Chaplin fa debuttare il suo "vagabondo" che sarà anima della maggior parte dei suoi successi.

giovedì 6 febbraio 2014

TG L'UNA


Una delle sigle di TG L'UNA, lo storico approfondimento culturale  del Tg1, che tra gli anni '70 e '80 incollava milioni di italiani ogni domenica a pranzo.

martedì 4 febbraio 2014

GLORIA STUART


GLORIA STUART nasce a Santa Monica nel 1910. Inizia a recitare giovanissima, dapprima al college e poi in compagnie dilettanti di San Francisco. Agli inizi degli anni '30 recita al Pasadena Playhouse e viene notata per il suo talento da alcuni produttori della Universal Studios che la mettono sotto contratto. Debutta nel 1932 in due piccolissimi ruoli in "Street of women" e "La città proibita", cui seguono nello stesso anno "The all american", "L'aereoporto del deserto" e soprattutto "Il castello maledetto" di James Whale, che la vuole fortemente anche ne "Il bacio davanti allo specchio" e "L'uomo invisibile", entrambi del 1933 e che le procurano immediata notorietà. Dopo aver vinto il premio Wampas Baby Stars, nel biennio 1933-1934 è sul set di numerosi film Universal, alcuni di serie B ma di grande successo. Ricordiamo "Figli di lusso", "Il museo degli scandali", "Beloved", "Edizione straordinaria", "Marinai all'erta" e "Maybe it's love". Nel 1935 passa alla 20th Century Fox dove lascia l'horror e il fantastico che l'hanno consacrata e si cimenta in altri generi, dalla commedia al drammatico, dall'avventuroso al musical, ottenendo consensi positivi. Tra le pellicole possiamo ricordare "Gold Giggers of 1935" (1935), "Laddie" (1935), "Il prigioniero nell'isola degli squali" (1936), "Una povera bimba milionaria" (1936), "The lady escapes" (1937), "Rondine senza nido" (1938) e "D'Artagnan e i tre moschettieri" (1939), condividendo lo schermo con grandi artisti come Lionel Barrymore, Paul Lukas, Shirley Temple, Warner Baxter, James Cagney e Melvyn Douglas. Nel 1940 torna a lavorare in teatro per poi riprendere il cinema nel 1943 con il film "Here comes Elmer", cui seguono "Nessuno sa il proprio destino" (1944), "Enemy of women" (1944) e "She wrote the book" (1946). Si riallontana dal grande schermo per tornare a calcare i palcoscenici fino agli inizi degli anni '50 quando decide di abbandonare le scene per dedicarsi ad una sua passione, la pittura a olio. Per questo nel 1954 si trasferisce con suo marito, lo sceneggiatore Arthur Sheekman, in Italia a Rapallo, dove si dedica ala pittura esponendo in seguito nelle prestigiose gallerie di tutto il mondo. Nel 1975 rientra in America e decide di tornare a recitare. Debutta nello stesso anno in televisione nel tv-movie "The legend of Lizzie Borden" e si apre per lei una nuova carriera televisiva, segnata però dalla perdita di suo marito nel 1978. Tra le produzioni in cui lavora in quegli anni "Una famiglia americana" (1975), "Inondazione" (1976), "In the glitter palace" (1977), "The best place to be" (1979) e "Fun and games" (1980). Nel 1982 torna al cinema accanto a Peter O'Toole nel film "L'ospite d'onore", cui seguono "Mass Appeal" (1984) e "Wildcats" (1986), mentre nel frattempo appare come guest star in un episodio del 1983 di "Manimal" e in uno del 1987 de "La signora in giallo", nonchè in altri film televisivi come "Shootdown" (1988). La Stuart dice nuovamente addio allo spettacolo, ma il regista James Cameron, ricordandosi di lei per i suoi film cult degli anni '30, la vuole nello spettacolare "Titanic" (1997), nel ruolo della vecchia Rose. Il successo è tale che riceve una nomination agli Oscar come migliore attrice non protagonista e, ottasettenne, riacquista nuovamente la fama. Nel 1999, oltre a pubblicare la sua autobiografia, è al cinema con il film "Lettera d'amore" accanto a Tom Selleck, cui seguono nel 2000 "The million dollar hotel" di Wim Wenders e la commedia "My mother, the spy". Nello stesso anno riceve la preziosa stella nella Hollywood Walk of Fame. Nei primi anni del 2000 lavora ancora in televisione, tornando accanto ad Angela Lansbury nel tv-movie "La signora in giallo - L'ultimo uomo libero" (2001), e comparendo come guest star nelle serie "L'uomo invisibile" (2001) in omaggio all'omonimo film che ha interpretato nel '33, "Il tocco di un angelo" (2001), "General Hospital" (2002/03) e "Miracoli" (2003). Nel 2004 è sul grande schermo diretta nuovamente da Wim Wenders ne "La terra dell'abbondanza". Nel 2010 è protagonista di "Frankenstein goes to Hollywood", episodio della serie televisiva "A history of horror", e festeggia i suoi cento anni sul set recitando nel film documentario "Flight of Butterfly". Ci lascia dopo qualche mese, a settembre 2010.

Gloria Stuart in "Titanic" (1997)

lunedì 3 febbraio 2014

Al cinema LA FEBBRE DELL'ORO (1925)


Uno dei capolavori di Charlie Chaplin, LA FEBBRE DELL'ORO (1925) è nuovamente al cinema in versione restaurata dal 3 febbraio. Un occasione per (ri)vedere questa pellicola divertente e magica al tempo spesso, avventurosa ma leggera, una forma d'arte sospesa che solo Chaplin è riuscito mai a creare. Ecco una delle scene più divertenti del film.