martedì 4 febbraio 2014

GLORIA STUART


GLORIA STUART nasce a Santa Monica nel 1910. Inizia a recitare giovanissima, dapprima al college e poi in compagnie dilettanti di San Francisco. Agli inizi degli anni '30 recita al Pasadena Playhouse e viene notata per il suo talento da alcuni produttori della Universal Studios che la mettono sotto contratto. Debutta nel 1932 in due piccolissimi ruoli in "Street of women" e "La città proibita", cui seguono nello stesso anno "The all american", "L'aereoporto del deserto" e soprattutto "Il castello maledetto" di James Whale, che la vuole fortemente anche ne "Il bacio davanti allo specchio" e "L'uomo invisibile", entrambi del 1933 e che le procurano immediata notorietà. Dopo aver vinto il premio Wampas Baby Stars, nel biennio 1933-1934 è sul set di numerosi film Universal, alcuni di serie B ma di grande successo. Ricordiamo "Figli di lusso", "Il museo degli scandali", "Beloved", "Edizione straordinaria", "Marinai all'erta" e "Maybe it's love". Nel 1935 passa alla 20th Century Fox dove lascia l'horror e il fantastico che l'hanno consacrata e si cimenta in altri generi, dalla commedia al drammatico, dall'avventuroso al musical, ottenendo consensi positivi. Tra le pellicole possiamo ricordare "Gold Giggers of 1935" (1935), "Laddie" (1935), "Il prigioniero nell'isola degli squali" (1936), "Una povera bimba milionaria" (1936), "The lady escapes" (1937), "Rondine senza nido" (1938) e "D'Artagnan e i tre moschettieri" (1939), condividendo lo schermo con grandi artisti come Lionel Barrymore, Paul Lukas, Shirley Temple, Warner Baxter, James Cagney e Melvyn Douglas. Nel 1940 torna a lavorare in teatro per poi riprendere il cinema nel 1943 con il film "Here comes Elmer", cui seguono "Nessuno sa il proprio destino" (1944), "Enemy of women" (1944) e "She wrote the book" (1946). Si riallontana dal grande schermo per tornare a calcare i palcoscenici fino agli inizi degli anni '50 quando decide di abbandonare le scene per dedicarsi ad una sua passione, la pittura a olio. Per questo nel 1954 si trasferisce con suo marito, lo sceneggiatore Arthur Sheekman, in Italia a Rapallo, dove si dedica ala pittura esponendo in seguito nelle prestigiose gallerie di tutto il mondo. Nel 1975 rientra in America e decide di tornare a recitare. Debutta nello stesso anno in televisione nel tv-movie "The legend of Lizzie Borden" e si apre per lei una nuova carriera televisiva, segnata però dalla perdita di suo marito nel 1978. Tra le produzioni in cui lavora in quegli anni "Una famiglia americana" (1975), "Inondazione" (1976), "In the glitter palace" (1977), "The best place to be" (1979) e "Fun and games" (1980). Nel 1982 torna al cinema accanto a Peter O'Toole nel film "L'ospite d'onore", cui seguono "Mass Appeal" (1984) e "Wildcats" (1986), mentre nel frattempo appare come guest star in un episodio del 1983 di "Manimal" e in uno del 1987 de "La signora in giallo", nonchè in altri film televisivi come "Shootdown" (1988). La Stuart dice nuovamente addio allo spettacolo, ma il regista James Cameron, ricordandosi di lei per i suoi film cult degli anni '30, la vuole nello spettacolare "Titanic" (1997), nel ruolo della vecchia Rose. Il successo è tale che riceve una nomination agli Oscar come migliore attrice non protagonista e, ottasettenne, riacquista nuovamente la fama. Nel 1999, oltre a pubblicare la sua autobiografia, è al cinema con il film "Lettera d'amore" accanto a Tom Selleck, cui seguono nel 2000 "The million dollar hotel" di Wim Wenders e la commedia "My mother, the spy". Nello stesso anno riceve la preziosa stella nella Hollywood Walk of Fame. Nei primi anni del 2000 lavora ancora in televisione, tornando accanto ad Angela Lansbury nel tv-movie "La signora in giallo - L'ultimo uomo libero" (2001), e comparendo come guest star nelle serie "L'uomo invisibile" (2001) in omaggio all'omonimo film che ha interpretato nel '33, "Il tocco di un angelo" (2001), "General Hospital" (2002/03) e "Miracoli" (2003). Nel 2004 è sul grande schermo diretta nuovamente da Wim Wenders ne "La terra dell'abbondanza". Nel 2010 è protagonista di "Frankenstein goes to Hollywood", episodio della serie televisiva "A history of horror", e festeggia i suoi cento anni sul set recitando nel film documentario "Flight of Butterfly". Ci lascia dopo qualche mese, a settembre 2010.

Gloria Stuart in "Titanic" (1997)

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