Lo spassoso capolavoro di Mel Brooks, FRANKENSTEIN JUNIOR (1974), torna eccezionalmente nelle sale per un solo giorno, martedì 26 novembre. Un occasione per (ri)vedere sul grande schermo questa rivisitazione comico-grottesca del romanzo di Mary Shelley con un cast di attori formidabili (ricordiamo Gene Wilder, Peter Boyle, Martin Feldman, Cloris Leachman, Madeline Kahn e Teri Garr). Il film, che rimanda ai film d Wayle "Frankestein" (1931) e "La moglie di Frankestein" (1935), nonchè a "Il figlio di Frankestein" (1939) di Lee, utilizza una fotografia in bianco e nero e delle musiche delineate come in un film degli anni '20. Attento a ogni sottile particolare, Mel Brooks ci regala anche una comicità e un'ironia intelligenti rese dai bizzarri personaggi e dalle battute che sono ben fissate nella storia della cinematografia. Come dimenticare "lupu ululà e castello ululì", "si-può-fare", "Frau Blucher-ihh-ihh" e "se-de-da-vo"? Ma la scena cult che preferiamo è decisamente questa.
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