domenica 6 ottobre 2013

Addio a CARLO LIZZANI


Se ne è andato all'età di 91 anni il regista CARLO LIZZANI; lo ha fatto gettandosi dal balcone della sua casa romana. Il cinema perde uno dei registi più impegnati, sempre attento nel descrivere i vari periodi storici e sociali del nostro paese, lasciando un segno dal neorealismo ai giorni nostri.
Nato a Roma nel 1922, inizia a scrivere per la rivista "Cinema" e nel dopoguerra è allievo di Rossellini e Germi, peri quali è sceneggiatore, collaborando in seguito anche con Vergano, Lattuada e De Santis. Dal 1947 realizza anche una serie di documentari, mentre nel 1951 dirige il suo primo film, "Atchung! Banditi", che ha nel cast Gina Lollobrigida e Andrea Checchi. Tra i suoi film più famosi "Cronache di poveri amanti" (1954), "Il processo di verona" (1963), "La vita agra" (1964), "La Celestina P.R." (1965), "Svegliati e uccidi" (1966), "Banditi a Milano" (1968), "Mussolini ultimo atto" (1974), "Mamma Ebe" (1985) , "Celluloide" (1996), incentrato sulla lavorazione del film "Roma città aperta", e "Hotel Meina" (2007). In televisione ha diretto, tra gli altri lavori, "La trappola" (1989), "La donna del treno" (1998), "Maria José, l'ultima regina" (2002) e "Le cinque giornate di Milano" (2004). Non possiamo non ricordare la sua immensa attività di saggista e critico nonchè quella di documentarista, la quale lo ha impegnato fino a questi ultimi anni con lavori incentrati su Visconti, De Santis e Rossellini. E' stato anche direttore della Mostra del Cinema di Venezia dal 1979 al 1982, riportandola agli antichi splendori. Tra i tanti premi vinti, anche una nomination agli Oscar nel 1951 per il soggetto del film "Riso Amaro".

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