JEAN ARTHUR, pseudonimo di Gladys Georgianna Greene, nasce nel 1900 a Plattsburgh. A soli diciotto anni inizia a fare la modella e viene notata nel 1923 da John Ford che la vuole in un piccolo ruolo nel suo film "Cameo Kirby". Si accorge di lei anche King Vidor che l'anno successivo la chiama per "Il vino della giovinezza". Dopo queste esperienze decide di studiare recitazione. Continua per tutti gli anni '20 con piccole parti in diversi film, come in "Aman of Nerve" (1925), "Under fire" (1926), "The roaring rider" (1926), "The broken gate" (1927) e "Wallflowers" (1928), per poi lavorare in teatro. Nel 1929 ottiene successo e fama con il film "The Canary Murder Case", in cui recita accanto a William Powell e Louise Brooks. Seguono altre fortunate pellicole in cui mette in luce la sua ottima recitazione e la sua grande espressività, sia mimica che vocale, capace di attraversare i vari generi cinematografici. Tra i film del periodo ricordiamo "L'aquila grigia" (1930), "Nella morsa delle rotaie" (1930), "Ex-Bad Boy" (1931), "Get that Venus" (1933) e "Vortice" (1934). Nel 1935 torna a lavorare con il suo scopritore John Ford nel film "Tutta la città ne parla"; il ruolo di Miss Clark la consacra nell'olimpo di Hollywood. Seguono altri cinque film nello stesso anno, tra cui "L'uomo dei diamanti", in cui regala un'altra strepitosa prova. Nel 1936 avviene l'incontro con Frank Capra, che la sceglie per il film "E' arrivata la felicità", una delle commedie più esilaranti del periodo e in cui recita accanto a Gary Cooper. Nello stesso anno gira con William Powell "Il fantino di Kent", "Cercasi segretaria" con George Bent e "La conquista del West", diretta da Cecil B. DeMille e di nuovo in coppia con Gary Cooper. Nel 1937 è nel romantico "L'uomo che amo" di Frank Borzage e ci offre un brillante ruolo in "Easy leaving", diretto da Mitchell Leisen (indimenticabile la scena della sveglia), Nel 1938 è di nuovo diretta da Frank Capra nel capolavoro "L'eterna illusione", in cui divide lo schermo con James Stewart e Lionel Barrymore, mentre una terza collaborazione col regista avviene subito l'anno dopo nella pellicola "Mr Smith va a Washington", che recita con James Stewart, ottimo successo di critica e pubblico. Sempre nel 1939 gira con Cary Grant e Rita Hayworth "Gli avventurieri dell'aria" di Howard Hawks. Nel 1940 è invece con William Holden nel western "Arizona", e affianca Melvyn Douglas e Fred McMurray nella commedia "Troppi mariti", film diretti da Wesley Ruggels. Nel 1942 fa un breve rientro in teatro, recitando a Broadway la commedia musicale "Count me in", in cui conferma le sue doti recitative e canore, mentre è al cinema con "Il diavolo si converte", che la conferma sul podio delle attrici della "screwball comedy". Nel 1943 gira con John Wayne il sofisticato western "La signorina e il cowboy", mentre è la splendida e brillante Connie in "Molta brigata vita beata" di George Stevens, ruolo che l'anno successivo le fa guadagnare una nomination all'Oscar come migliore attrice. Nel 1944 esce il sentimentale "Anni impazienti" di Irving Cummings, successo di critica ma non di botteghino. Nel frattempo le scade il contratto con la MGM che l'attrice non lo rinnova, rinunciando negli anni seguenti anche a tutti i ruoli che le vengono offerti dalle varie major. Abbandona anche l'allestimento teatrale di "Nata ieri", venendo sostituita da Judy Holliday. Nel 1948 l'amico Billy Wilder la convince a tornare sugli schermi, dirigendola in "Scandalo internazionale". Due anni dopo torna in teatro in una curiosa rivisitazione di "Peter Pan"; mentre nel 1953 gira il western "Il cavaliere della valle solitaria" diretta da George Stevens. Dopo anni di assenza, nel 1965 debutta in televisione come guest star della serie "Gunsmoke", mentre l'anno successivo è protagonista della serie "The Jean Arthur Show". Dopo queste esperienze dice definitivamente addio alle scene e si dedica all'insegnamento di recitazione presso alcune scuole di arte drammatica (tra le sue allieve Meryl Streep in cui vede grande talento). Nel 1973 torna a sorpresa a Broadway nel remake teatrale del musical di Frank Capra "Last Orizon". Ma è soltanto una parentesi poichè decide di ritirarsi a vita privata dando successivamente pochissime notizie di sé. Muore nel 1991 all'età di 91 anni.
Nel 1997 le viene dedicato il film documentario "The actress nobody Knew", così intitolato per la grande riservatezza che ha sempre mostrato in pubblico.
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