sabato 11 maggio 2013

LO SCIACQUONE DELLA SETTIMANA

Chi gettiamo nello scarico questa settimana?


- GABRY PONTE. Ottimo deejay, non c'è che dire e lo sappiamo. Ma come giudice di talent abbiamo qualche perplessità. Scruta i ragazzi con quell'aria snob da "so-tutto-io", distaccato e algido, anche se il più spesso delle volte ne giudica positivamente la qualità (forse con poche dettagliate motivazioni). Si lamenta del ragazzo di turno per la dubbia posa da palcoscesico, mentre lui se ne sta buttato sul divano con le gambe incrociate e in maniera poco rispettosa verso i concorrenti. E allora a che serve giocare al professore di collegio? Secondo noi ha sbagliato programma. Sempre con La De Filippi ma sul trono a "Uomini e donne". Con rispetto, ma noi tiriamo lo sciacquone.

- LUIGI DUBITOSI. Al direttore generale della Rai non è andata giù la bestemmia del matrimonio di Valeria Marini . Per questo ha pensato inizialmente di sospendere dall'incarico il valido Daniel Toaff, vice direttore di Raiuno e responsabile della programmazione pomeridiana. Poi ci ha ripensato confermandogli il mandato fino a fine stagione. Il sol pensiero di rimuovere (come accade spesso in Rai) validi responsabili delle buone programmazioni, porta il Dg direttamente nello scarico, e ovviamente noi tiriamo lo sciacquone.

- CELI MIO MARITO. Ma di che parla questo programma di Lia Celi? Satira? Attualità? Costume? Noi non abbiamo capito nulla. Assai noioso, ci è parso qualcosa di vecchio e stanco. Preferivamo il visto e rivisto di Ollio e Stanlio, perlomeno il non sense aveva i giusti spazi comici. E la scenografia? La brutta copia di quelle del maestro Gianni Boncompagni per "Domenica In" e "Non è la Rai". Non era meglio cercare in questo piccolo spazio un altro programma? Magari una sorta di "Slow tour" con Blasy-Roversi o un Blob allungato. Per fortuna poco dopo ci rifacciamo gli occhi con Posillipo e "Un posto al sole". Ci dispiace assai perchè Lia Celi è una valida autrice. C'è lì suo marito? Perchè noi tiriamo lo sciacquone.

- ITALIA UNO. Non riusciamo a capire perchè le più interessanti prime visioni in chiaro delle serie Mediaset vadano ad orari assurdi. L'ultimo caso è "2 broken girls", trasmessa la domenica sera a mezzanotte e mezza. E le serie mai trasmesse che potrebbero tranquillamente andare nel pomeriggio al posto del doppio episodio in replica di "Smallville"? Per queste scelte di palinsesto noi tiriamo lo sciacquone.

- GIANCARLO LEONE. Della vicenda sulla cancellazione di Miss Italia abbiamo già parlato. Per questo atto grave nei confronti della storica kermesse, tiriamo lo sciacquone anche per il direttore di Raiuno. E semmai ci fosse qualche intoppo, dato l'affluenza di oggi, abbiamo sempre l'aiuto dello scettro delle Miss appeso al chiodo da qualche anno.

ROSSO SAN VALENTINO. Discorso a parte per la serie campione di ascolti di Raiuno. Sarà che abbiamo consumato tutta l'acqua, ma ci è parsa una fiction ben confezionata. Buona sceneggiatura, storia per certi versi originale e convincente, belle ambientazioni, ci riporta un po' indietro nel tempo ai primi "Incantesimo", con tinte da "Vento di ponente" e "Amanti e segreti", tutte ottime serie del passato. Ci voleva una fiction del genere. Ottimi gli attori "non protagonisti", da Andrea Giordana a Benedetta Valanzano, da Alberto Gimignani alla cattiva Elisabetta Pellini. Non condividiamo semmai la scelta dei protagonisti. Alexandra Dinu, bellissima, ci dispiace sia stata doppiata. Ma allora non ci stava un'altra attrice più preparata? E Luca Bastianello? A noi ci è parso un po' legnoso. E anche Simon Grechi, l'aria non elevata del Grande Fratello si sentiva tutta quanta. Felici che si continuino a produrre serie come questa, ma sperando venga dato in futuro un certo peso alla scelta degli interpreti.

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