venerdì 14 giugno 2013

LO SCIACQUONE DELLA SETTIMANA

Chi gettiamo nello scarico questa settimana?


- PUPETTA - Il sottotitolo della fiction di Canale 5 è "Il coraggio e la passione", mai così azzeccato. La passione dei poveri telespettatori ad assorbirsi questo scempio e il coraggio della produzione a scegliere come protagonista Manuela Arcuri. Nonostante sia basato su una storia vera, quella di Pupetta Maresca,   la serie ci offre delle situazioni inverosimili e addirittura imbarazzanti a guardarle, non spinte dalla vera storia bensì da una romanzata sceneggiatura. Tra location mal ricostruite, pistole mal impugnate, dialoghi ridicoli e scene altamente drammatiche che sfociano nel comico, non possiamo non notare la pessima recitazione degli attori. Prima fra tutte la Arcuri, che, per quanto si impegni (e si impegna al massimo), il ruolo drammatico e di eroina non riesce a tirarlo fuori. Tornati da una pausa pubblicitaria, sembra vederla recitare lo spot dei libri di Alfonso Luigi Marra. Da brivido. Non parliamo dei giovani attori di contorno lanciati come i nuovi Gabriel Garko; già non è il massimo come alto paragone artistico, semmai potremmo parlare di nuovi tronisti. Uniche due note positive sono Barbara De Rossi ed Eva Grimaldi, che fanno guadagnare alcuni punti alla fiction. Ma ciò non basta, pertanto (senza paura di una vendetta) noi tiriamo lo sciacquone.

- DIVIETO DI SOSTA. Un'altra utilità televisiva è il segmento pomeridiano di Raidue curato dal Tg2. Nulla da dire sulla conduttrice, la giornalista Chiara Lico, ma la struttura del programma ci appare stanca e vecchia, per non parlare dei collegamenti che raccontano il nulla, un sacco di ovvietà pure noiose. Se si doveva copiare qualche vecchio format, bisognava farlo con astuzia. Non erano meglio "L'Italia sul 2 estate" con un tono più fresco o una sorta di "Cristina Parodi Live" dalle argomentazione più ampie? E anche gli ascolti (ovviamente) non decollano. Con tanto rispetto (soprattutto per la professionale Chiara Liti), ma noi tiriamo lo sciacquone.

- BARBARA D'URSO. Sarebbero mille le trashate e le precisazioni da fare sulla D'Urso, ma ci limitiamo alle ultime. Per le sue autocelebrazioni (vedi il suo arrivo in Albania, da lei largamente raccontato), i modi da "finta tonta" da inizio diretta e le gaffes con gli ospiti (vedi il cast di "Vite in apnea", che non se la filavano proprio e un atleta lo ha fatto pure notare), richiediamo degli adesivi delle sue faccine da applicare sulla tavoletta (in effetti ci manca una madrina). Nell'attesa tiriamo lo sciacquone.

- TISANOREICA. Nella varietà di spot televisivi sulla dieta, mancava solo quello della "Tisanoreica". Un prodotto come un altro, non c'è dubbio. Ci vogliamo invece soffermare sul testimonial, non un attore ma il creatore del marchio, Gianluca Mech. Secondo noi sarebbe da trasmettere in seconda serata,  ci fa paura. La sua voce, il suo volto, le sue parole: sembrano quelle del capo di una setta. Terrificante! Forse era meglio scegliere qualche soubrettina attualmente non in attività, sarebbe stato molto meno mostruoso. Caro Mech, non ci lanciare un anatema! Perchè noi non siamo a dieta e tiriamo lo sciacquone.

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