Sì è spento all'età di 72 anni lo sceneggiatore VINCENZO CERAMI. Nato a Roma, dopo l'attività giovanile di rugbysta, inizia a lavorare nel 1965 come aiuto regista di Pier Paolo Pasolini nel film "Comizi d'amore", cui segue l'anno successivo "Uccellacci e uccellini". Nel 1967, oltre a lavorare nell'episodio del regista ne "Le streghe", debutta come sceneggiatore nel film "El desperado" di Franco Rossetti. Nel 1976 esce il suo primo romanzo, "Un borghese piccolo piccolo", che l'anno successivo diventa uno dei capolavori cinematografici di Mario Monicelli, e ne scrive la sceneggiatura. Anche se in seguito pubblica altri romanzi di successo come "Addio Lenin" (1981), "Ragazzo di vetro" (1983, "La lepre" (1988) e "Il signor Novecento" (1994), e lavora come drammaturgo, si concentra principalmente nella sceneggiatura. Ricordiamo tra i sui lavori "Casotto" (1977) di Sergio Citti, "Salto nel vuoto" (1980) di Marco Bellocchio, "Colpire al cuore" (1983) di Gianni Amelio, "Tutta colpa del paradiso" (1985) di Francesco Nuti, "Segreti segreti" (1985) di Giuseppe Bertolucci, "Mortacci" (1990) di Sergio Citti, e "Il viaggio di Capitan Fracassa" di Ettore Scola. Non possiamo dimenticare i grandi successi di Roberto Benigni, da "Il piccolo diavolo" (1988) a "Johnny Stecchino" (1991), da "Il mostro" (1994) a "La vita è bella" (1997), per il quale riceve una nomination agli Oscar. Tra i lavori degli ultimi anni "Il nostro matrimonio è in crisi" (2002) di Antonio Albanese, "Pinocchio" (2002) e "La tigre e la neve" (2005) sempre con Benigni, "A.A.A. Achille (2003) di Giovanni Albanese, "Manuale d'amore (2005) di Giovanni Veronesi e "Tutti al mare" (2010), sorta di "nuovo Casotto" e opera prima di suo figlio Matteo.
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