venerdì 5 luglio 2013

MARIA MERCADER


MARIA MERCADER nasce a Barcellona nel 1918. Debutta diciottenne nel film spagnolo "Mulinos de viento" e dopo alcune pellicole in patria e in Francia viene chiamata a lavorare in Italia nel 1939. Il suo primo film italiano (una co-produzione con la Spagna) è "Il segreto inviolabile", mentre l'anno successivo acquista familiarità col pubblico recitando in commedie di Bonnard ("La gerla di papà Martin") e Bragaglia ("Una famiglia impossibile"), in cui divide lo schermo assieme a grandi nomi del teatro e della cinematografia, quali Tofano, Falconi e Ruggeri. Dopo un'altra serie di coproduzioni, il suo nome diventa uno dei più richiesti nel cinema dei telefoni bianchi e nel 1941 recita in ben sette film, tra i quali ricordiamo "Il prigioniero di Santa Cruz" e "L'attore scomparso" entrambi di Bragalia, "Brivido" di Gentilomo e "Il re si diverte" di Bonnard. Nel 1942, dopo "L'uomo venuto dal mare", gira il film "Se io fossi onesto" di Bragaglia. Sul set conosce Vittorio De Sica ed è colpo di fulmine, anche se si sposeranno soltanto nel 1959 poichè lui era ancora sposato con l'attrice Giuditta Rissone. Da quel forte legame nasceranno Manuel e Christian. Dopo questa pellicola è proprio De Sica a dirigerla in "Un garibaldino in convento", grande successo cui seguono, sempre nel 1942, "Finalmente soli" di Gentilomo, "Musica proibita" di Campogalliani e "Buongiorno Madrid" di Cominetti.  Anche nel 1943 continua a girare numerosi film, tutti grandi successi, come "Il treno crociato" di Campogalliani, "Non sono superstizioso ma..." e "La vita è bella", entrambi di Bragaglia (con cui amava lavorare) e il raffinato "I nostri sogni" di Vittorio Cottafavi. Nel 1944 viene diretta dal suo compagno ne "La porta del cielo"; il film è un pretesto per sfuggire al trasferimento di artisti (tra cui anche Massimo Girotti e Marina Berti) nella Repubblica di Salò, dato che viene realizzato dal Centro Cattolico Cinematografico che ne garantiva assoluta protezione. La Mercader e De Sica (proposto da lei come regista) prolungano la lavorazione del film per dare rifugio a più di 300 persone, la maggior parte ebrei camuffati da comparse e nascosti nella chiesa di San Paolo, e per evitarne la deportazione. Nel 1945 altri tre film: "Il canto della vita" di Gallone, "L'ippocampo" con De Sica e "Nessuno torna indietro", diretta da Alessandro Blasetti e in cui divide lo schermo con altre sei attrici dei telefoni bianchi (Denis, Cortese, Duranti, Cegani, Lotti, Sassoli). Nello stesso anno è sempre Blasetti a dirigerla ma in teatro, ne "Il tempo e la famiglia Conway" e "Ma non è una cosa seria", mentre l'anno successivo tocca a Luchino Visconti ne "Il matrimonio di Figaro", sempre in coppia con De Sica. Nel 1948 è nel nutrito cast del film "Natale al campo 119" di Pietro Francisi, e recita con Vittorio Gasmann nel film storico di Riccardo Freda "Il cavaliere misterioso". Nello stesso anno è la maestra dalla penna rossa in "Cuore" diretta da Duilio Coletti ". Nel 1949 nasce Manuel, mentre nel 1951, incinta di Christian, è sul set di "Buongiorno elefante", accanto al consorte. Dopodichè decide di abbandonare il cinema per dedicarsi ai suoi figli, ma resta preziosa consigliera nelle scelte artistiche del marito. Nel 1968 pubblica il libro autobiografico "La mia vita con Vittorio De Sica" e nel 1974 fa una breve rientro al cinema col film "Giovannino", in cui interpreta la madre del protagonista impersonato da suo figlio Christian, ma poco dopo le riprese rimane vedova. A sorpresa, tra gli anni ottanta e novanta, vive una seconda stagione cinematografica. Nel 1984, infatti, è nel film di Pasquale Squitieri "Claretta", mentre in Spagna, dopo aver calcato il palcoscenico nel 1986 con "Savanna Bay", recita in Luces y sombras" (1988) di Jaime Camino e nel 1990 porta in televisione il successo di "Savanna Bay". Sempre nel 1990 lavora con Marco Ferreri ne "La casa del sorriso", mentre l'anno successivo viene diretta da suo figlio Christian ne "Il conte Max", remake del film di Camerini con De Sica padre. Il suo ultimo ruolo, ancora in famiglia,  nel 1992: interpreta l'anziana signora in "Al lupo, al lupo" diretta da Carlo Verdone, cognato di suo figlio Christian. In questi ultimi anni è apparsa in qualche intervista per ricordare De Sica e il loro cinema. Muore a Roma nel 2011 all'età di 93 anni.

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