La vita di alcune studentesse all'interno di un collegio femminile viene movimentata quando una di queste vede una compagna abbracciata ad un uomo. Pensando che si tratti del giovane professore di cui lei stessa è innamorata, comincia a far girare il pettegolezzo, mentre invece è soltanto il padre fuggitivo passato a salutarla. Pentimenti e lieto fine rosa non tardano ad arrivare...
Questa è la storia raccontata in "ORE 9: LEZIONE DI CHIMICA", diretto da Mario Mattoli nel 1941. Una simpatica commedia costruita sui gusti del pubblico dell'epoca dall'abile Mattoli coadiuvato nella sceneggiatura da Marcello Marchesi. La pellicola, presentata alla Mostra del Cinema di Venezia, e grande successo di pubblico e critica, ci porta nel consueto mondo delle giovinette in fiore, con una ben costruita messa in scena che si basa sulla ormai cara macchina dell'equivoco. Ne esce, anche in questa occasione, una commedia graziosa, romantica e brillante, ingenuamente maliziosa, una favola poetica e nostalgica soprattutto per chi è lontano da quei tempi. Straordinari tutti gli interpreti, in particolar modo le due protagoniste, ovvero Alida Valli, che con questo inconsueto ruolo di antagonista non perde ma consacra il ruolo di regina dei telefoni bianchi, e Irasema Dilian, "la privatista" terribile del cinema dell'epoca, qua invece dolce e romantica. Indimenticabile Andrea Checchi nel ruolo del giovane professore, e i comprimari Ada Dondini (la signorina Mattei), Carlo Campanini (Campanelli), Giuditta Rissone (la direttrice), Sandro Ruffini (il padre), Olga Solbelli (signorina Bottelli), Anna Capodaglio (signorina Caratti) e, tra le giovani studentesse, Bianca Della Corte e Tatiana Farnese. Ecco il film completo .
Nessun commento:
Posta un commento