Tra i migliori film dei "telefoni bianchi" troviamo "UN GARIBALDINO AL CONVENTO", diretto da Vittorio De Sica nel 1942.
Durante il Risorgimento, un garibaldino ferito trova riparo in un collegio femminile. Qui viene soccorso in gran segreto da due giovani ragazze, l'aristocratica Mariella e Caterinetta, figlia di signorotti, non in perfetta sintonia tra loro. Quest'ultima scopre che l'uomo non è altro che il suo fidanzato segreto. Aiutate dal giardiniere, gran patriota, riusciranno a salvare l'uomo chiamando in soccorso le camicie rosse di Nino Bixio, e quest'avventura sarà l'inizio per le due collegiali di una grande amicizia.
Interessante commedia in costume che gioca con l'intreccio sentimentale e il genere storico-avventuroso, e che strizza l'occhio al genere americano, grazie ad una sceneggiatura ritmata, tecniche di ripresa e ambientazione ben curate, perfetta musica ad opera di Renzo Rossellini, e ad una velata dose di ironia. De Sica, ancora lontano (ma non troppo) dai successi dei suoi prossimi film neorealisti, si dimostra capace e sensibile nel descrivere il giovane universo femminile raccontato in queste sue prime pellicole. Straordinarie le due protagoniste, Carla Del Poggio e Maria Mercader, poi diventata sua moglie, coadiuvate da un convincente garibaldino Leonardo Cortese. Il regista appare in un cameo nel ruolo di Nino Bixio. Ecco un assaggio del film.
Nessun commento:
Posta un commento